RIVISTA
· collaboratori

Irene Crippa

1908-1960
Nata a Monza, trasferitasi a Renate dopo la morte della madre, studiò
lingue e si dedicò alla sua passione, la scrittura. Abbandonate quasi
completamente le collaborazioni con riviste e giornali, per le quali
scriveva soprattutto racconti, per non aver voluto la tessera fascista,
durante la guerra si sosteneva dando ripetizioni di lingue ai giovani della
zona e ai figli delle numerose famiglie di sfollati. Fu grazie a uno di
questi giovani, il figlio del commissario politico della Brigata Puecher, che
Irene entrò in contatto con l'organizzazione partigiana, che subito dopo
la guerra le affidò il compito di raccontare le vicende di una delle pagine
più gloriose, ed insieme dolorose, della Resistenza in Brianza.
Ammalatasi di broncopolmonite nell'inverno del 1959, morì nella sua
casa il 5 febbraio 1960, sola e povera, tanto che il Comune di Renate,
dopo una vana ricerca di parenti che provvedessero alle esequie, dovette
farsi carico delle spese per il funerale. Dieci anni dopo, la salma fu
riesumata e i resti depositati nell'ossario. Unica traccia di Irene Crippa è
dunque il volumetto da lei scritto sulla storia della Brigata Puecher
intitolato La vita per l'Italia. Brigata G.C.Puecher, edito dalla tipografia
Stefano Pinelli di Milano.