Il film restaurato dall'Istituto Statale d'Arte di Giussano

Le "Passioni".

Rappresentano una tematica ed un soggetto che interessa particolarmente i pionieri del cinema (1896/1910) .
La prima realizzata nello stesso anno "0" della storia del cinema, fu ad opera di Kirchner detto Léar, per conto della casa editrice cattolica "La bonne Presse". Filmino breve di pochi minuti, seguito da un ricco intercalare di lastre fisse (lanterna magica) di scene evangeliche (50.000 i soggetti disponibili).
La Passion Léar aveva per interpreti gli allievi del collegio San Nicola e per direttore Artistico Padre Basile, direttore dell'Istituto. Prima di questo Léar aveva diretto brevi filmati pornografici tra cui si ricorda "Le coucher de la marine"(1896 anno 0 del cinema) interpretato da Louise Willy attrice di teatro; e "ournée d'un mondaine".

L'anno successivo, una passione venne girata in Boemia da un ex operatore Lumiere, gli interpreti erano contadini locali. Filmata sullo sfondo di scenografie approssimativamente dipinte su tela, e nella lunghezza di 250 m (meno di dieci minuti di proiezione) fu quella che alla fine del secolo IXX ebbe maggior successo.


In America venne realizzata una Passione mediocre e grottesca (la def. della critica del tempo), ad opera di certo F. Holmann direttore di museo.


È in questo filone degli esordi del cinema che si inserisce il secondo restauro realizzato.In questo caso il materiale (rintracciato contemporaneo al precedente) è stato reperito in formato vhs, rozzamente telecinemato probabilmente su schermo di moviola.

Scheda del film:

Titolo originale:
La Vie et la Passion de Jésus Christus
Regia:

Ferdinand Zecca
Assistenti alla regia:

Lucine Nonguet
Georges Hatot
Louis Gasnier
(questi ultimi, a loro volta, diverranno in seguito grandi registi del cinema muto).
Anno di produzione:

1902/1905
Prima rappresentazione:

Parigi1905
Ultima rappresentazione:

India (?) 1920/24
Anno definitiva scomparsa:

1924
Riprese filmate:

Studi Pathé
Casa di Produzione:

Pathé, (non più esistente) Parigi
Interpreti:

Attori non identificati
Musiche originali:

di genere, comunque mai certificate e richieste dalla regia
Partitura Aggiunta al ripristino:

Musiche originali del Maestro Gerelli
reg. effettuata ad Erba nel 1935
in occasione della prima rappresentazione teatrale dell'opera
"La passione di Cristo"
di Alberto Airoldi
al teatro Licinium.
Partiture recitative:

reg. effettuate nel 1954
in occasione della ripresa teatrale
post bellica della stessa opera di A. Airoldi.

Il Film:

La Vie et la Passion de Jésus Christus, più nota col titolo di: "Passion", è realizzata da Zecca a partire dal 1902 in collaborazione dei vice registi: Lucine Nonguet, Georges Hatot, Louis Gasnier. L'opera è strutturata in 36 quadri ed è il tentativo di riduzione cinematografica dei presepi di guerra, ma poichÈ il suo autore non conosceva ancora sufficientemente la tecnica espressiva adeguata, essa si traduce in un insieme di quadri di una innegabile grandiosità per la messinscena, ma lontani dai canoni cinematografici e più vicini a quelli della pittura che non del teatro. Vi viene usata la panoramica per descrivere le varie scene, ma il suouso è troppo infelice ed ancora elementare. Ciononostante la Passion rappresenta per le folle un vero e proprio spettacolo e, stante anche la propaganda fatta dalle organizzazioni religiose, finì per essere considerata un capolavoro, mentre talune scene rasentano il comico, come in occasione dell'apparire della cometa, si vede "automaticamente"la comparsa del divino infante sulla paglia quasi si trattasse di un gioco di prestigio. È indubbio il successo e l'importanza dell'evento tale da esse per lungo tempo il più grande successo mondiale di Phaté, sì da continuare ad essere proiettata nei villaggi della sperduta Bretagna e nelle colonie dell'Indocina sino al 1924. (L.L.Gherardini)

Ferdinand Zecca:
Attore, regista, sceneggiatore, direttore di produzione, stratega della comunicazione.

"Il più piccolo dei grandi uomini della storia del cinema", come lo ha definito Sacha Guitry nel suo film "Ceux de chez nous"
"Il realismo zecchino è grezzo e, se si vuole, superficiale; l'impostazione schematica della scena è talvolta elementare e la psicologia dei personaggi è quasi sempre lasciata all'intuizione dello spettatore. Ma il merito di Zecca, quello di aver aperto la strada, resta ugualmente"
( L.L. Ghirardini)

Zecca progetta e diffonde il concetto di "volgarizzazione" versione popolana dei grandi film intellettuali.
Inventa il "serial": film a puntate.
Inventa i "cinegiornali"
ecc...

Per informazioni:

Brianze Tel. 036295589 · brianze@hotmail.com